Il CBD può davvero rappresentare una valida opzione per gli sportivi? Appassionati e atleti professionisti sono sempre alla ricerca di sostanze che possono migliorare la performance e aiutare con il recupero fisico. Questo tipo di integratore deve essere “compatibile” con le leggi anti-doping, sicuro per la salute e possibilmente naturale.
Ed è proprio sulla base di queste considerazioni che il CBD (cannabidiolo) si sta ricavando una nicchia di interesse tra gli sportivi, professionisti e non. Il cannabidiolo è un cannabinoide presente nelle piante di cannabis, principalmente nelle varietà di canapa, ha proprietà antidolorifiche, antinfiammatorie e può aiutarti a recuperare il tono muscolare più velocemente.
In questo articolo vogliamo esplorare le potenzialità del CBD come integratore sportivo.
Il CBD per lo sport
La maggior parte delle organizzazioni sportive considera il THC (tetraidrocannabinolo) una sostanza illecita. Questo per via delle proprietà psicoattive che questo cannabinoide presenta. Al contrario dal THC, l’organizzazione mondiale anti-doping, considera il CBD “legale” e ne permette l’uso purché in forma di estratto puro isolato.
Il CBD è un cannabinoide non intossicante, ed è quindi considerato sicuro per l’utilizzo sportivo sia a livello amatoriale che professionale / agonistico.
Ma cosa dice la scienza? Il CBD è davvero in grado di aiutare la performance atletica, o si tratta solo del solito marketing esagerato?
Cosa dicono gli studi sul CBD per gli sportivi
Una ricerca medica recente, pubblicata nel 2020 sul giornale “Sport Medicine”, ha dimostrato diversi effetti positivi correlati all’uso del CBD per l’attività sportiva.
Il CBD riduce il dolore e l’infiammazione
La ricerca del 2020 ha preso in esame studi su animali e studi clinici su pazienti umani, sportivi non professionisti. I ricercatori hanno trovato evidenza di effetti positivi a livello biochimico, fisiologico e psicologico. Uno dei principali effetti messi in luce dalla ricerca è il potere antinfiammatorio e protettivo che il CBD esercita sui muscoli e sui nervi. In particolare, il CBD aiuterebbe gli sportivi a recuperare più velocemente il tono muscolare e la funzionalità dopo sforzi prolungati, come ad esempio un intenso allenamento o una gara particolarmente impegnativa.
Il CBD protegge il tratto gastrointestinale
Atleti e sportivi che si sottopongono ad allenamenti intensi possono soffrire di disturbi dell’apparato digerente. Questo perché lo sforzo fisico continuativo può ridurre la disponibilità di ossigeno e nutrienti nel tratto gastrointestinale. La ricerca del 2020 ha trovato effetti positivi, di protezione dei tessuti, associati all’utilizzo di CBD.
Stress e infiammazione del tratto gastrointestinale possono notevolmente ridurre le capacità sportive e richiedere lunghi periodi di astinenza dall’attività fisica. In questo caso, l’utilizzo del CBD può impedire il danneggiamento del tratto gastrointestinale, in particolare preservando i tessuti dell’intestino. Questo può dare agli sportivi che integrano il CBD nella propria dieta un vantaggio competitivo molto importante.
La salute delle ossa e il CBD
Per un atleta la salute delle ossa è fondamentale. Ripetuti sforzi, fratture e traumi possono compromettere la salute delle ossa e di conseguenza andare ad incidere pesantemente sulla performance sportiva. La ricerca del 2020 ha dimostrato che il CBD può aiutare la deposizione di nuovo tessuto osseo, risultando in tempi di recupero più veloci sia per quanto riguarda micro fratture che per traumi più importanti.
Il CBD riduce l’ansia da prestazione
La ricerca di “Sport Magazine” ha anche preso in esame il lato psicologico dell’attività sportiva. Soprattutto per quanto riguarda gli atleti professionisti, l’ansia da prestazione è un problema molto comune. L’ansia può ridurre la qualità del sonno, aumentare il consumo energetico e compromettere l’assorbimento dei nutrienti. Risultando in una serie di problemi fisici a lungo termine, oltre che essere un grande impedimento a livello psicologico, per raggiungere performance elevate.
Come indicato nella ricerca, il CBD ha potenti effetti ansiolitici e anti stress che possono rappresentare un beneficio importante per gli atleti che soffrono per condizioni legate all’ansia e allo stress. La ricerca ha anche sottolineato che il CBD risulta ancora più efficace se utilizzato come coadiuvante in terapie psicologiche e comportamentali.
Le proprietà neuroprotettive del CBD per gli sportivi
Un’altra ricerca, sempre del 2020, pubblicata sul giornale “Pharmacological Research“, ha analizzato la funzionalità del CBD per lo sport con un punto di vista diverso: il sistema nervoso, in particolare il cervello.
Nella ricerca, sono state prese in esame le proprietà neuroprotettive del CBD, in relazione ai traumi subiti da atleti che praticano sport cosiddetti “da contatto”. Questo tipo di sport, come ad esempio la boxe, le arti marziali, ma anche il calcio ed il basket, possono provocare traumi da contusione negli atleti. A lungo termine, ripetuti incidenti contusivi possono creare danni al cervello. Il CBD, con le sue proprietà neuroprotettive è un ottimo integratore che può aiutare il recupero dei tessuti neuronali compromessi e ridurre i sintomi correlati come dolore “fantasma”, aggressività e depressione.
In un altro studio sugli animali, l’olio di CBD ha dimostrato proprietà in grado di alleviare e prevenire danni alla corteccia prefrontale, causati da traumi contusivi. Inoltre, il CBD ha proprietà antiossidanti ed è in grado di ridurre l’infiammazione e la degenerazione dei tessuti nervosi.
Il ruolo del CBD nel ciclo sonno-veglia
Tra i vari aspetti presi in considerazione nella ricerca di “Sport Medicine” sul CBD, i ricercatori hanno anche evidenziato il ruolo che il CBD può ricoprire nel ciclo giornaliero di sonno e veglia. Tutti gli sportivi sanno che un buon sonno ristoratore è essenziale per il recupero fisico e mentale, prima di una gara ma anche durante cicli di allenamento impegnativi.
Il CBD ha un effetto bifasico, cioè a differenti dosaggi è in grado di promuovere il sonno oppure lo stato di veglia (allerta). Inoltre, sempre dalla ricerca del 2020, è emerso che il CBD è in grado di riportare l’equilibrio nel ciclo di sonno-veglia, soprattutto nei casi in cui stress mentale o traumi fisici abbiamo modificato questa funzione fisica vitale.
La ricerca ha anche sottolineato che, nonostante il potente effetto “soporifero” o “stimolante”, il CBD non altera in nessun modo le funzioni cognitive e non ha effetti negativi sulla funzionalità e sulla salute del sistema motorio.
Cosa dicono gli esperti
Nonostante le promettenti ricerche, molti medici sportivi sono ancora incerti e raccomandano cautela. Principalmente perché la maggior parte degli studi effettuati finora sono su animali o, quando fatti su esseri umani, sono troppo a breve termine. C’è ancora molto da imparare sui cannabinoidi, compreso il CBD. Per ora, gli effetti più conclamati sono quelli antinfiammatori. Il CBD sembra essere davvero promettente per l’utilizzo in ambito sportivo, soprattutto per quanto riguarda il rilassamento muscolare ed il recupero.
Per quanto riguarda la modalità di consumo, il parere dei medici è pressoché unanime: va preferito l’utilizzo di olio di CBD per gli sportivi agonisti o professionisti in forma di estratto puro (possibilmente diluito in olio di cocco). Infatti, anche se a bassissime dosi, il CBD a spettro completo contiene tracce di altri cannabinoidi, compreso il THC che è considerato “illegale” e che potrebbe compromettere eventuali test anti doping e anti droga.
L’assunzione di CBD per via orale è preferibile a qualsiasi altra forma per via della immediata biodisponibilità e dell’elevato assorbimento. In questo modo, è possibile per gli atleti e gli sportivi interessati controllare al meglio i dosaggi e gli effetti.
Conclusioni
Come spesso accade per le ricerche sui cannabinoidi, anche per il CBD e lo sport è necessaria più ricerca. Gli autori degli studi che abbiamo citato sono d’accordo sulla natura preliminare degli studi effettuati ed enfatizzano molto l’approccio cautelare e ovviamente, consigliano di intraprendere l’uso di sostanze come il CBD sempre sotto diretto controllo medico. Fortunatamente, con il cambiare dell’attitudine mondiale nei confronti della cannabis e dei cannabinoidi, si cominciano a vedere sempre più fondi destinati alla ricerca. Uno degli studi più promettenti, al momento ancora in corso, è quello sponsorizzato dalla Aurora Cannabis, una società Canadese specializzata in produzione di infiorescenze di cannabis, che in collaborazione con l’UFC (organizzazione mondiale per le arti marziali miste) sta esplorando a fondo le potenzialità del CBD a livello agonistico. In un campo così delicato come la salute e lo sport, la ricerca è molto importante, così come l’educazione. Se ti interessa approfondire l’argomento ti consigliamo di dare un’occhiata a questi articoli sul CBD:
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