Il mercato dell’erba legale è giovane e ancora poco regolamentato. I principali contendenti in questa nicchia di mercato sono la canapa light, i cannabinoidi sintetici e dal 2020, il delta-8 THC. La canapa light, quella con una elevata percentuale di CBD e con il THC inferiore allo 0.2%, in Italia è considerata di libera vendita, abbastanza regolamentata e generalmente sicura. Le alternative, i cannabinoidi sintetici e il delta-8 THC, non sono esattamente allo stesso livello.
Come spesso accade, complici fake-news e pubblicità ingannevole, sul web si trovano notizie discordanti e fuorvianti, che possono mettere in pericolo la tua salute e portarti problemi legali.
Cos’è il delta-8 THC. È sicuro e legale?
Il delta-8 THC è un cannabinoide molto simile al delta-9 THC, la forma attiva del cannabinoide che provoca l’inebriamento tipico della cannabis illegale. La similitudine dei due cannabinoidi risiede nella loro composizione chimica. Generalmente, il delta-8 THC è meno potente e gli effetti durano meno rispetto al delta-9 THC.
Tutte le varietà di cannabis, light e non, contengono tracce di questo cannabinoide. Il delta-8 THC può essere infatti estratto sia dalla canapa che dalla cannabis tradizionale. La sua ambiguità legale deriva dal fatto che la maggior parte delle leggi proibizioniste sono incentrate sul delta-9 THC e non menzionano il delta-8 THC. Si tratta quindi di uno strategemma, una scorciatoia legale.
Normalmente però, se una pianta contiene una buona percentuale di delta-8 THC, conterrà anche elevate quantità di delta-9 THC e quindi verrà considerata illegale. Il discorso è diverso per quanto riguarda le estrazioni. Infatti, la forma più comune con cui viene commercializzato il delta-8 THC è proprio quella di oli e resine “puri”, cioè che non contengono altri cannabinoidi. In questo modo, qualche produttore “furbetto”, prova ad aggirare la legge effettivamente immettendo sul mercato prodotti con effetti psicotropi.
Delta-8 THC: attenzione alla provenienza
Dato che è possibile estrarre il delta-8 THC anche dalla canapa e che non esiste una regolamentazione specifica, molto spesso i prodotti presenti sul mercato provengono da piantagioni di canapa industriale a basso costo. Nella maggioranza dei campioni di olio e cartucce per vaporizzatore, con delta-8 THC analizzate negli Stati Uniti, i ricercatori hanno rilevato la presenza di metalli pesanti come Cromo, Piombo e Cadmio. Questi metalli quando entrano nel tuo corpo hanno effetti devastanti. Possono portare a forti stati di intossicazione, alla formazione di tumori e addirittura, in casi estremi, a psicosi profonde e alla morte.
Purtroppo non è sempre facile risalire alla provenienza esatta delle estrazioni contenenti delta-8 THC. Inolte, trattandosi perlopiù di estrazioni casalighe o effettuate in laboratori illegali improvvisati, i ricercatori hanno trovato tracce evidenti di solventi come diclorometano, acetone, metanolo e isopropanolo.
Il delta-8 THC è legale in Italia?
Dipende. Se le infiorescenze o i prodotti contenenti delta-8 THC non contengono più dello 0.2% di delta-9 THC, allora possono essere considerati legali (per ora). Ciò non toglie che essendo meno potente del delta-9 THC, il delta-8 deve essere presente in percentuali rilevanti per avere effetti sul tuo corpo. Si parla di percentuali dal 5% in sù.
In qualsiasi momento poi, la legge potrebbe essere aggiornata, di fatto rendendo queste concentrazioni del cannabinoide delta-8 THC illegali.
Per ora, se si tratta di canapa light, puoi tranquillamente acquistare infiorescenze, oli e resine che, in definitiva, già contengono naturalmente quantità minime di delta-8 THC.
Per quanto riguarda le cartucce contenenti questo cannabinoide, ti raccomandiamo un’ulteriore attenzione… La maggior parte di queste preparazioni sono a base di acetato di vitamina E che se inalato può risultare tossico e portare ad una grave infiammazione di polmoni e bronchi. L’alternativa è il PEG, Glicole polietilenico, un polimero, molto usato come tensioattivo nei saponi e detergenti e per la preparazione di farmaci. Sebbene considerato generalmente sicuro, il PEG non è assolutamente inteso per la vaporizzazione e l’inalazione. Gli effetti di questa sostanza quando inalata non sono ancora del tutto chiari, quindi raccomandiamo massima attenzione e prudenza.
Quali sono gli effetti del delta-8 THC?
Gli effetti di questo cannabinoide sono molto simili a quelli del delta-9 THC. Come abbiamo detto però, gli effetti sono molto meno pronunciati. Quindi in definitiva, il delta-8 THC sballa, ma non tanto quanto il delta-9 THC.
Se sei un utilizzatore di CBD, attenzione, perché gli effetti del delta-8 THC non sono affatto simili a quelli del CBD. In alcuni casi, per utilizzatori di CBD, non abituati al THC, il delta-8 potrebbe portare stati di ansia, paranoia, nausea e altri effetti collaterali tipici di un’intossicazione. Il tutto senza i benefici del CBD.
Le persone abituate al consumo di THC invece, non avranno particolari effetti in quanto il delta-8 THC è molto meno potente del delta-9. Probabilmente, un consumatore di THC abituale non noterà effetti diversi. Solo uno sballo minore.
Cannabinoidi sintetici: cosa sono?
I cannabinoidi sintetici sono sostanze prodotte in laboratorio che mimano gli effetti dei cannabinoidi naturali. Nonostante inizialmente siano stati studiati per scopi medici e terapeutici, la maggior parte non hanno ancora trovato nessuna applicazione reale e sono ancora nella fase di ricerca.Se assunte nella modalità sbagliata, senza controllo medico e in quantità elevata, alcune di queste sostanze risultano tossiche per il corpo umano con effetti che possono portare a gravi psicosi o disfunzioni biochimiche importanti.
I Cannabinoidi sintetici sono legali?
Nella maggior parte dei casi queste sostanze sono considerate illegali o controllate. Si tratta infatti di composti creati con il solo scopo di interferire con la normale attività cerebrale umana, al fine di produrre un effetto sedativo, intossicante ed inebriante. Non appena vengono immessi sul mercato “nero” vengono di solito dichiarati illegali. Purtroppo però, trattandosi di “designer drugs”, ovvero di droghe create in laboratorio, appena una di queste viene resa illegale, ne spuntano altre pronte a prendere il suo posto.
Questa è una lista dei più conosciuti cannabinoidi sintetici, utilizzati ad esempio per la produzione di farmaci così come della famigerata “K2/Spice” la finta cannabis responsabile di ospedalizzazioni, psicosi e morti.
- Acido ajulemico – al momento ancora in fase di test su animali –
- Dronabinol / Marinol™️: prodotto per il trattamento della nausea e del vomito dovuti alla chemioterapia e per la stimolazione dell’appetito nei pazienti con AIDS. Non è venduto in Italia ma può essere importato con la procedura prevista dal D.M. 11-2-1997
- Nabilone: il farmaco è registrato, con il nome di Cesamet™️, come per il Marinol è utilizzato per il trattamento di nausea e vomito dovuti alla chemioterapia
- Dexanabinol: ancora in fase di test su esseri umani per il trattamento del cancro al cervello
- Levonantradolo™️: è circa 30 volte più potente del THC. Ha effetti antiemetici e analgesici ma è utilizzato solo per scopi di ricerca medica.
- HU-210: stimola la neurogenesi delle cellule nervose dell’ippocampo, esercitando un effetto ansiolitico e antidepressivo. Ancora in fase di ricerca.
- Win 55212-2: ha effetti analgesici potenti. Attualmente in fase di studio sui ratti.
- JWH 018: utilizzato per la “Spice”, il “K2” e altri tipi di cannabis “finta” sintetica. L’uso umano di questo composto può portare enormi danni all’organismo e danni alla mente oltre che una forte dipendenza.
Se stai comprando un prodotto che contiene una di queste sostanze e non si tratta di un farmaco prescritto dal tuo medico, ti consigliamo di non farlo.
Cannabinoidi sintetici: sono sicuri?
Non esistono studi a lungo termine su queste sostanze. Proprio perché le organizzazioni criminali ed i laboratori che le creano le cambiano continuamente per sfuggire alla legge. Il risultato è che la maggior parte di queste sostanze risultano potenzialmente nocive a breve termine con effetti a lungo termine sconosciuti! Inoltre, nella maggioranza dei prodotti non farmaceutici che mimano la cannabis, questi composti vengono venduti spruzzandoli su erbe, fiori e resine che non provengono dalla cannabis, ai quali vengono anche aggiunti terpeni sintetici per mimare gli aromi naturali. Il tutto risulta in un cocktail di dubbia natura, con effetti a sorpresa, quasi mai positivi.
Conclusioni
Come per moltissime altre cose, le “novità” del momento sono sempre da prendere con i guanti. Nel caso del delta-8 THC ciò che deve preoccuparti è la provenienza dei prodotti o delle estrazioni e il fatto che potrebbe presto essere classificato illegale, proprio come il più diffuso e conosciuto delta-9 THC. Nel caso dei cannabinoidi sintetici, trattandosi di sostanze di sintesi e non naturali, bisogna prestare la massima attenzione. Il loro utilizzo al di fuori della ricerca medica o di terapie ospedaliere controllate può risultare dannoso con effetti devastanti e a volte persino fatali.
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo, non intendono promuovere l’uso di sostanze illecite e non sostituiscono il parere del tuo medico. Tutti i marchi e nomi di prodotti riportati nell’articolo sono di proprietà dei rispettivi proprietari.
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