La natura è sempre meravigliosa, e per questo, ci regala grandi doni.
Molte piante, se usate nel modo corretto, possono fornire benefici infiniti per il nostro organismo.
Una di queste piante è la Cannabis Terapeutica, che si distingue in due varietà, l’Indica e la Sativa.
Dunque, qual è la differenza tra cannabis Indica e cannabis Sativa?
Continua a leggere e te lo spiegheremo!
LA PROVENIENZA
L’Indica, proviene dall’Asia centrale e dal subcontinente indiano (Afghanistan, Pakistan, India del nord, Tibet, Nepal), mentre la Sativa, ha origini nelle aree equatoriali (Thailandia, India del sud, Giamaica, Messico).
La prima classificazione della Canapa, avvenne nel 1785, da parte di Lamarck, che osservò che la Canapa collocata in India, aveva qualità più euforiche rispetto alla Canapa coltivata in Europa.
FORMA E FIORITURA
Le Foglie
L’Indica, ha un tipo di foglia molto larga e di un verde molto scuro; in alcune varietà di cannabis indica le foglie attorno al fiore hanno un colore viola/rossastro.
Alcune Indica hanno un odore caratteristico simile a quello di una puzzola, o di Urina di un gatto, mentre altre hanno un profumo dolce ed esotico.
La Sativa ha un foglia molto stretta, infatti è quella maggiormente raffigurata per rappresentare la Canapa, proprio per via della forma delle sue foglie, che sono molto differenti da qualsiasi altra pianta in circolazione.
La fioritura
Un altro metodo per distinguere le due varietà, è il momento della fioritura:
le piante di Indica sono corte e densamente ramificate, hanno un sistema radicale condensato e gambi robusti, per cui sono più adatte alla coltivazione indoor. I loro germogli, tendono a crescere a mò di ‘’grappolo’’. I suoi pistilli, corti e bianchicci, tendono ad assumere tinte rossastre o violacee. Queste piante, pesantemente cariche di resina, tendono ad essere le più resistenti contro le maggior parte delle muffe ed infestazioni.
Le piante di Sativa sono alte, strette e poco fitte. Solitamente vengono coltivate outdoor, poiché possono raggiungere altezze fino a 5 metri.
I germogli di Sativa, tendono a crescere lungo la lunghezza della pianta, sono molto più grandi, anche se a livello di resa finale, rendono molto meno delle piante di Indica.
La fioritura dell’Indica è molto più veloce, ma non si può dire dello stesso della crescita. Per la Sativa invece è esattamente il contrario! Per questo i tempi finali sono suppergiù gli stessi, anche se orientativamente vanno dalle 6 alle 12 settimane per l’Indica, e le 8 alle 16 settimane per la Sativa.
La differenza degli effetti della cannabis Indica e della Cannabis Sativa
L’Indica e la Sativa hanno effetti differenti sul nostro fisico e sulla nostra mente.
L’indica ha un effetto maggiormente rilevante sul nostro corpo, e viene definito “STONE”.
Rilassamento della mente e del corpo, che porta anche a considerevoli benefici sulla qualità del sonno. È inoltre un anti infiammatorio ed un antidolorifico naturale.
Riepilogando, qui di seguito trovi gli effetti più considerevoli dell’Indica:
- Aiuto per il sonno
- Riduzione di stress e ansia
- Aumento della produzione di dopamina
- Aumento dell’appetito Riduzione del dolore e di infiammazioni
La Sativa, invece, ha un effetto più euforizzante, detto “HIGH”.
Euforico, celebrale, allegro è come viene definito l’effetto finale. A differenza dell’effetto Stone dell’Indica, non ha benefici per il sonno.
Riepilogando, qui di seguito trovi gli effetti più considerevoli della Sativa:
- Aumento dell’energia psicofisica
- Contrasto alla depressione
- Maggiore creatività
- Riduzione della nausea e stimolo dell’appetito
- Senso di benessere generale
GLI EFFETTI DEL CBD
La maggior parte delle pubblicazioni scientifiche sugli effetti del CBD sono state condotte quasi esclusivamente nel corso degli ultimi 5 anni.
L’aumentato interesse della ricerca medica e farmacologica, sulle proprietà terapeutiche di questa molecola, si deve agli effetti davvero eccezionali che il CBD ha sui disturbi neurologici e fisiologici, compresi i dolori muscolari. L’organizzazione mondiale della sanità ha segnalato più volte, ancora nel report annuale di fine gennaio 2019, che l’uso del cbd non comporta effetti collaterali rilevanti per la nostra salute.Inoltre, un articolo del 2013 pubblicato sul British Journal of Clinical Pharmacology riporta che il CBD produce l’effetto di inibire la crescita dei batteri Gram-positivi, come lo Streptomyces griseus e lo Staphylococcus aureus. Questi batteri sono particolarmente sensibili agli estratti di Canapa.
INCROCI MIRACOLOSI
Incrociando genetiche Indica e Sativa si ottengono piante dalle caratteristiche uniche.
Grosse piante produttrici di Cannabis Indica incrociate con lunghe piante di Cannabis Sativa creano incroci produttivi e resistenti alle muffe.
Queste combinazioni non si limitano solamente alla coltivazione, ma visto le caratteristiche a livello di benefici così differenti fra le due piante, si hanno risultati davvero WOW.
Negli Stati Uniti infatti, a seguito della legalizzazione della Cannabis e ai diversi incroci, si hanno avuto straordinari risultati sulla cura di determinate patologie. Infatti nuovi esemplari, derivati sia dalle genetiche Sativa che Indica, vengono usati per curare con successo disturbi come insonnia, dolori, mancanza di appetito e depressione, andando a “limare” gli effetti troppo sbilanciati dell’una e dell’altra genetica in favore dell’effetto desiderato.
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